venerdì 12 dicembre 2014

Il mio primo gemini

Non per vantarmi ma mi considero la prova vivente che la pole dance è per tutti.
A poco più di un anno dalla mia prima lezione, con costanza e pazienza, approdo al mio primo gemini.
Sono partita dal tono muscolare di un'ostrica sgusciata, con la preparazione sportiva del nulla cosmico e l'atleticità di uno zombie.
Sono sempre rimasta mille passi indietro alla mia classe.
Quello che persino le più scarse riuscivano a fare alla meno peggio dopo qualche lezione per me è spesso stata una sfida di settimane.
Ho costretto me stessa a non mollare e a non perdermi d'animo mai, anche quando a lezione mi saliva dallo stomaco lo sconforto. Fottuto corpo perchè non collabori? E voi muscoli perchè non reagite? E tu coscia perchè cazzo fai così tanto male?
Mi sono messa di impegno a trascinarmi alle lezioni di fit tutte le settimane. Contro la mozzarella di bufala non basta la buona volontà.
L'upside-down l'ho imparato con la grazia di una scimmia sotto metanfetamine.
Ma insomma, qualcosa di vagamente accettabile per i miei bassi standard, mi usciva.
La V l'ho conquistata a suon di addominali solo dal lato sinistro e solo due volte per lezione.
Ma il gemini, il fottuto gemini, quello che mi sembrava alla base dell'universo per poter andare avanti (metà delle cose che stiamo facendo a lezione sono V-gemini-e qualcos'altro), niente.
Una V di merda. Un hook a testa in giù fatto a cazzo. Un fottuto dolore dietro al ginocchio.
Tre mesi.
Tre mesi di prove e delusioni.
Forse ho raggiunto il mio livello massimo.
Tanti spin carini, l'arrampicata, qualche mossa di media forza.
Ma a me piace complicarmi la vita, combattere e non arrendermi.
Giammai!

E ieri sera ecco tutto.
La V a destra. Il gemini. Una volta. Tre. Cinque. Il mezzo starfish.

Sono stata brava.
Non riesco ad accavallare le gambe oggi.
Ma sono stata brava.
E sono molto orgogliosa.
Le mie punte non sono tirate. La gamba dietro è troppo alta, un po' storta, mezza piegata.
Ma sto su.
Appesa solo al mio entusiasmo.





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