Nel mio passato c'è una storia abbastanza ingombrante.
Ha il colore di luci
spente e le dimensioni di una stanza.
Si potrebbe narrare con la definizione
clinica di attacchi di panico ma non vorrebbe veramente dire un cazzo. Non
potete capirlo, come io non posso capire tante altre cose che non ho mai fatto.
Non si tratta di ottusità o ignoranza. Potete raccontarmelo il brivido di fare
bungee jumping ma non posso riuscire a sentire l'adrenalina. Per quanto possiate
essere ottimi narratori e ricchi di dettagli.
Che poi cioè anche sti
cazzi.
Il punto non é questo.
Il punto é che a volte immotivatamente
le cose facili sembrano difficili.
O quelle difficili sembrano
difficilissime.
E quelle difficilissime impossibili.
Insomma, al
lavoro, mi mandano da un cliente per la prima volta.
Che é poco più di un
fastidio.
Tipo una pellicina di pop corn incastrata tra i molari. O una piega
sgualcita sulla manica di una camicia.
A volte dal passato tornano i
mostri.
E onestamente ci rimani di merda perché quasi non ti ricordavi più di
loro. Dovete rifare le presentazioni e fai finta di sapere esattamente cosa
stanno dicendo anche se é un cugino di quinto grado che ti parla del
matrimonio di sua sorella in cui tu avevi tipo tre anni.
Ho pianto.
Di
nuovo quella sensazione paralizzante del "non posso farlo".
Perché poi, il
cugino di quinto grado é una specie di schizzato psicopatico.
State
ricordando i bei tempi andati e senza preavviso ti inietta un veleno nel
cervello che ti fa pensare di essere una merda inadeguata e debole e di dover
tornare a dondolare dentro a un flipper.
Poi realizzi che anche
vaffanculo.
Non é che la pole sia una soluzione, se avete dei problemi
andate in terapia.
Seriamente, fatelo.
Fatelo anche se pensate di non averne,
in tutta onestà.
La pole mi ha aiutata ad avere la dimensione di quello
che posso essere capace di fare.
Basta provare.
E a volte riprovare e
provare ancora.
Avete fretta?
E ok, non sono un vero supereroe.
E
ok, alcune cose sono ostacoli a cui bisogna arrendersi.
Ma non serve tornare
indietro con i lucciconi agli occhi e il naso che cola.
Basta girarci
attorno.
Cioè la ballerina mi verrà tra decenni e la spaccata forse
mai.
Non é un buon motivo per fermarsi.
Se mi fossi fidata del mio
istinto avrei posto fine a certe scene ridicole già molto tempo fa.
Il mio
istinto é una vera merda.
E non avrei la v, la salita in spin, il jemini, il
Caterpillar.
(ok sto barando, sul Caterpillar faccio ancora schifo)
La
lista é sorprendentemente lunga.
Se parlassi con me di tre anni fa e le
dicessi cosa ho conquistato sul palo mi manderebbe a fanculo senza credermi.
E
quindi così.
Ho pensato"riesco a fare il broken doll cosa sarà mai andare da
un cliente"
E ci ho pensato anche mentre ero lì.
Una specie di dolce Remí
nella fossa dei leoni in giacca e cravatta.
Cioè questi qua non sanno
arrampicarsi su un palo, pagliacci.
Sono loro a dover aver paura.
Io
domino