giovedì 9 febbraio 2017

Is someone getting the best of you?


Come se ne esce?

Quel momento in cui cala di nuovo quel velo nero e melmoso.
Il punto del troppo.

E allora pole, mia cara pole, sei la prima della lista.
La testa che rotola via quando cade la lama.

In questo momento è tutto così faticoso che il pensiero di dare al mio corpo qualcos'altro da gestire - autoinflitto - mi sembra folle.
Un dolore quotidiano che come uno ticchettio incessante scava dentro. Letteralmente.
Strapparsi da dentro. Che cura medioevale del cazzo.

E allora pole, mia cara pole, perdonami.
Non è un addio. Non è neanche un arrivederci.
E' un oggi no.
Domani non lo so.

Magari dormo meglio. Magari mi scrocchio le dita dei piedi. Magari mi stiracchio le scapole.

Non mi rendi felice. Da un po'.
Rido sempre, mai davvero.
L'ossessione è insofferenza.

Ci vediamo domattina. Mentre guido verso lavoro.
Con le coreografie nella mia testa mentre l'autoradio canta qualcosa che mi piace.
Mi rendi felice per finta.

Perchè io non esplodo.


Io sono una supernova



Nessun commento:

Posta un commento